Eleanor Oliphant sta benissimo, di Gail Honeyman

Benissimo, benino, alla fine così così. Voto 7,5/10

Comincia davvero benissimo, con un umorismo sagace alla Big bang theory e sarcastico come Daria Morgendorffer: poi a metà libro, da quando Eleanor cambia taglio di capelli, tutto declina verso una specie di romantico romanzo di riscatto, e finisce con drammi pesanti e gravissimi senza la minima traccia dell’ironia iniziale. Piccolo colpo di scena finale, ma tutta la seconda parte è ben diversa da come poteva sembrare all’inizio.

Peccato perché l’esordio era proprio promettente: ma la sociopatia è decisamente meno divertente quando diventa seria malattia mentale.

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